Euno! per riprenderci le nostre vite!

Non è più possibile sopportare i furti che le aziende compiono contro le persone.

In un periodo di crisi, i soldi dei miliardari sono aumentati mentre la gente si impoveriva.

-È possibile combattere attivamente questo sistema e cambiarlo?

-Sì è possibile.

-Da dove cominciare?

-Da ciò che ci circonda fisicamente, cioè dalle nostre città.

Chi è che si arricchisce alle spalle delle nostre città e delle nostre vite?

Chi è che mangia sulle nostre spalle?

Euno è un progetto che intende rispondere a queste domande, trovando il modo di agire concretamente e di cambiare le cose.

-Da dove cominciare?

L’Italia è tra i paesi più attraenti nell’industria del turismo globale di massa. Le città italiane sono invase dai turisti, come le città spagnole o thailandesi o di qualsiasi altro paese.

-A chi vanno i soldi dei turisti?

Una parte va alle compagnie aeree che li portano in giro per il mondo a prezzi stracciati distruggendo il pianeta.

Una parte va ai vari comuni, attraverso la tassa di soggiorno.

Una parte va alla città, all’indotto del turismo: ristoranti, bar, musei, mostre, fiere, concerti, fino ai posteggiatori abusivi delle località di mare.

Una parte va agli alberghi e ai proprietari di case, che le affittano tramite imprese straniere come Airbnb e Booking.

Airbnb e Booking si arricchiscono e ingiustamente sottraggono un valore creato dalla comunità. I soldi vanno in California e in Olanda, vengono rubati alle persone che subiscono pure l’aumento degli affitti e dei prezzi delle case dovuti appunto al turismo. Ad approfittarne sono i pochi proprietari di case, che ci guadagnano, e soprattutto le grandi piattaforme miliardarie.

-Cosa ci danno in cambio?

Nulla. Prendono soltanto.

Questa situazione non è più tollerabile.

Euno vuole essere una risposta a questo problema, attraverso la partecipazione di tutti alla gestione del denaro che le multinazionali ci sottraggono. Bisogna spezzare queste catene.

La crisi l’hanno creata i ricchi e la devono pagare loro.